"Dicono che è un momento epocale,
sicuramente è storico" dice Angelo Crespi aprendo per la prima
volta le porte di Palazzo Citterio dopo 52 anni di attesa.
"Mi ascrivo il merito di non aver mai perso la fiducia e aver
sempre focalizzato L'obiettivo" prosegue il direttore di Brera,
che si è insediato a inizio anno subentrando a James Bradburne.
"Nessuno ci credeva ma - prosegue citando Hegel - c'è anche lo
zeitgeist, è stato un momento felice in cui tutte le energie
concordavano ". A palazzo Citterio - che apre al pubblico l'8
dicembre e viene inaugurato ufficialmente domani - trovano
finalmente posto le collezioni di arte moderna Jesi e Vitali,
con capolavori che vanno da Morandi a Boccioni, da Picasso a
Boldini. In mostra anche le installazioni di Mario Ceroli e un
focus sulla storia della Grande Brera come comunità di arti e
scienze.
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