La scelta di premiare con la Grande
Medaglia d'oro l'Ispi, Istituto per gli studi di politica
internazionale, "è la risposta di una città, di una Milano, che
non vuole arrendersi alla banalità del mainstream che non
rinuncia a reinventarsi". Lo ha evidenziato il sindaco di
Milano, Giuseppe Sala, nel suo discorso in occasione del
conferimento degli Ambrogini d'oro.
Milano "vuole continuare a fare della conoscenza il motore
della sua evoluzione, della sua identità, della sua ferma
determinazione a essere centro di elaborazione di un mondo nuovo
- ha aggiunto -. Noi vogliamo continuare ad essere una città
aperta e accogliente, non solo delle vite di chi bussa alle
nostre porte, bensì delle idee, dell'innovazione".
Il premio degli Ambrogini d'oro "è la risposta quindi di
Milano a chi non studia e a chi invece vive di slogan, di
invettive - ha spiegato Sala -, senza rendersi conto mai della
responsabilità di dare qualche risposta di visione e di
concretezza alla nostra fame di comunità, dobbiamo continuare ad
avere una grande fame di comunità".
"La nostra amata città ha veramente tutto per rispondere a
questa sfida, come la storia dell'Ispi dimostra, abbiamo le
università, le imprese e il terzo settore - ha detto -. Il mio è
un semplice appello e anche uno sprone a superare le banalità e
le divisioni, a studiare insieme per il domani, cerchiamo di
vivere da staffette del nuovo mondo, come fece Sandra Gilardelli
(ex staffetta partigiana oggi 99enne, ndr) che non a caso
premiamo oggi".
"Non arrendiamoci all'opinione ormai comune che non si
distingue più tra il vero e il falso, non è così, continuiamo a
credere nella forza della cultura e della conoscenza - ha
concluso il sindaco - e non dovremo più abbassare gli occhi per
le domande dei nostri figli".
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