Il famoso giuslavorista Mario
Fezzi, morto venerdì scorso all'età di 78 anni, sarà salutato
per l'ultima volta domani alla Camera del Lavoro di Milano.
Dalle 14.30 il ricordo e la commemorazione si terrà nel salone
intitolato a Giuseppe Di Vittorio (luogo scelto non a caso visto
che il sindacalista fu fondatore e segretario della Cgil fino
alla morte). La mattina sarà aperta la camera ardente, dalle 9
alle 11, alla Casa funeraria San Siro in via Corelli. Quindi
dalle 12.30 alle 14.30 la camera ardente si sposterà alla Camera
del lavoro a cui seguirà il funerale laico.
Fezzi era considerato uno dei più importanti giuslavoristi
d'Italia. Molte sue storiche sentenze fecero giurisprudenza
quando non contribuirono alla modifica delle leggi sul lavoro.
Fu particolarmente attivo nel mondo operaio, con la Cgil, con la
Fim-Cisl milanese e poi con la FlmUniti-Cub che seguì quando
nacque in dissenso con i sindacati confederali e grazie a
Piergiorgio Tiboni e Walter Montagnoli. Fu anche
"indimenticabile" legale dell'Associazione lombarda dei
giornalisti (Alg).
Tantissimi i ricordi e i saluti da parte del mondo del
lavoro, del diritto e del giornalismo. "Fezzi segnò un'epoca
importantissima del diritto progressista nel nostro Paese -
sottolinea il segretario nazionale della Cub, Walter Montagnoli
- La Cub tutta lo piange e lo ricorda insieme a tutti i
lavoratori, a partire dai protagonisti delle storiche battaglie
dell'Alfa, al fianco dei quali lottò e vinse battaglie che hanno
consentito l'affermazione di diritti fondamentali".
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