Per combattere la crisi, la moda torna al core business: innovare, ideare, creare. Per reagire a una sofferenza che ha cause esterne - guerre, aumenti dei costi di energia e materie, stipendi bassi, flessione dei consumi cinesi - l'industria simbolo dell'italianità schiera la sua migliore risorsa interna: i creativi. L'occasione è la presentazione della Milano Fashion Week, dove dal 17 al 21 gennaio andranno in scena le collezioni maschili Autunno/Inverno 2025-2026. Una settimana all'insegna della nuova generazione di stilisti, con 68 appuntamenti e una lista impressionante di marchi per la prima volta in calendario. Una lista capace si coprire quasi tutte le lettere dell'alfabeto, dalla 'B' Blauer x Pirelli alla 'R' di Rold Skov.
"Lo stimolo degli acquisti deriva anche dalla creatività. Non dobbiamo derogare al nostro ruolo: il marketing non risolve tutti i problemi. Dobbiamo continuare a 'creare sogni' per fare ripartire i consumi. Mai come nei momenti di crisi bisogna investire sulla creatività che è il nostro driver più importante" ha detto Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della Moda, presentando la settimana della Moda.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA