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Milano vieta il fumo di sigaretta per strada dal primo gennaio 2025

Milano vieta il fumo di sigaretta per strada dal primo gennaio 2025

Si potrà farlo solo in luoghi isolati ad almeno 10 metri da altre persone

MILANO, 15 dicembre 2024, 19:52

Redazione ANSA

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Milano punta a diventare una città libera dal fumo di sigaretta. Con l'anno nuovo la vita sarà più difficile per i fumatori, anche all'aria aperta, perché dal primo gennaio 2025 il divieto di fumo sarà esteso a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico, incluse le strade, i dehors, i tavolini dei bar all'aperto. Si potrà fumare quindi in luoghi isolati dove sia possibile il rispetto della distanza di almeno 10 metri da altre persone. Lo ha deciso il Comune nel Regolamento per la qualità dell'aria e per chi non rispetterà il divieto sono previste multe che vanno dai 40 ai 240 euro. La stretta riguarda solo il fumo da tabacco, precisa Palazzo Marino, quindi è ammesso l'uso di sigarette elettroniche. Milano è stata la prima città italiana a imporre una stretta sul fumo di sigaretta nei luoghi pubblici. Nel capoluogo lombardo il divieto era già in vigore dal 2021 in alcune aree. Già oggi non si può fumare nelle aree destinate a verde pubblico, salvo dove sia possibile il rispetto della distanza di almeno 10 metri da altre persone, nelle aree dedicate al gioco, allo sport, alle fermate dei mezzi pubblici, nei cimiteri, nelle strutture sportive

 

"Questo secondo step riguardante il divieto di fumo che estende, di fatto, a tutta la città il divieto già in vigore in diverse aree e zone, è in primis un'azione di sensibilizzazione - spiega l'assessora all'Ambiente e Verde del Comune Elena Grandi -, che punta a scoraggiare stili di vita che sappiamo essere dannosi per la salute di tutte le persone, non solo dei fumatori". Il fumo di sigaretta, secondo i dati di Arpa Lombardia riportati dal Comune, è infatti responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili, quindi danneggia tutti, non solo i fumatori. Per questo il Comune ha voluto questa stretta. "Stiamo parlando di un provvedimento che vuole essere un'azione concreta di cui potranno beneficiare tutti - prosegue l'assessora Grandi che da fumatrice si dice pronta a cambiare le proprie abitudini -, sia in termini di salute personale che di benessere generale".

 

C'è però il tema dei controlli che potranno essere messi in campo dal Comune per verificare il rispetto del divieto: fino ad ora sono state poche le sanzioni comminate dal 2021 a chi è stato sorpreso a fumare nei luoghi pubblici vietati. Il divieto nelle intenzioni del Comune dovrebbe essere più una misura dissuasiva, con l'obiettivo di portare i cittadini ad un cambiamento culturale. "Ecco perché contiamo sulla collaborazione di tutte e tutti - spiega l'assessora -. Sono felice che questa misura stia trovando l'appoggio del mondo scientifico". La stretta al fumo è stata infatti apprezzata, tra gli altri, da Pier Mannuccio Mannucci, ex direttore scientifico del Policlinico ed esperto di problematiche che derivano dal fumo. "Ci auguriamo che tutta la comunità scientifica, condividendo questo provvedimento, possa contribuire ed aiutarci nell'opera di sensibilizzazione riguardo ai danni del fumo", conclude Grandi.
   

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