Il ripensamento del sistema
universitario deve avvenire anche con l'idea di un'università
che sia aperta al mondo e al confronto. Ne è convinta Elena
Beccalli, rettrice dell'Università Cattolica del Sacro Cuore,
intervenendo a 'Dialoghi sulla diplomazia culturale', momento di
confronto con ambasciatrici e ambasciatori alla Triennale.
"In questi primi mesi di mandato ho cercato di sostenere il
concetto di una università aperta al mondo, al dialogo, al
confronto - ha detto -, perché può rappresentare un luogo in cui
con libertà, accoglienza e rispetto si può favorire un dialogo
interreligioso e geopolitico".
La rettrice ha fatto due esempi di questo modo di condurre
l'ateneo come luogo di dialogo e confronto. Il dialogo
interreligioso avvenuto pochi giorni fa tra il cardinale Pietro
Parolin, Segretario di Stato Vaticano, e Muhammad Al Issa,
Segretario generale della Lega musulmana mondiale. In questo
modo l'università può anche "favorire processi di pace, perché
il tema culturale può avviare processi fecondi di conoscenza e
quindi di apertura alla pace". La seconda esperienza citata
dalla rettrice è relativa al 'Piano Africa' della Cattolica.
"Una struttura di azione per cui l'ateneo vuole porsi come polo
universitario di riferimento del continente africano - ha
concluso -, ci sono già 121 progetti attivi".
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