"Solo nell'ultimo anno hanno chiuso, nelle province di Milano, Monza Brianza e Lodi circa 1.120 imprese manifatturiere". L'allarme su un processo di deindustrializzazione in atto arriva da Alberto Fiammenghi, presidente delll'Associazione delle piccole e medie industrie di Milano, Monza, Pavia, Lodi e Bergamo. Fiammenghi ha sottolineato che "se ipotizziamo una media di 10 dipendenti, parliamo di oltre 11.000 persone costrette a cercare un nuovo lavoro!".
"Come imprenditori - ha aggiunto -, sentiamo che si è rotto qualcosa, il patto di fiducia pubblico-privato su cui fare affidamento per lo sviluppo e il mantenimento del tessuto industriale. Una sorta di cortocircuito nel sistema".
Fiammenghi ha ricordato le ultime crisi che il tessuto produttivo locale ha affrontato: "Situazione geopolitica, pandemia, crisi dell'automotive, recessione tedesca, transizioni industriali e gli evergreen italiani legati a cuneo fiscale, fiscalità e burocrazia".
Il presidente dell'Api ha annunciato che a febbraio sarà pubblicato il "Libro Bianco per una nuova strategia di politica industriale per l'Italia" nato da una consultazione pubblica negli ultimi mesi. "Perché senza le Pmi, che ricordo essere il 97% delle imprese manifatturiere attive, il Paese non si sostiene", ha concluso.
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