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A Milano K-way e gli altri marchi che danno nome alle cose

A Milano K-way e gli altri marchi che danno nome alle cose

Mostra alla Permanente per 60 anni brand, riapre store in centro

MILANO, 09 gennaio 2025, 13:05

Redazione ANSA

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"Oggi sulla lista delle cose da portare in gita per ogni bambino c'è un K-way, ma se diventassimo un brand di lusso tra 10 anni quel nome non ci sarebbe più": non fa una piega il ragionamento di Lorenzo Boglione, Vice President del Gruppo BasicNet, che lo scorso ottobre ha ceduto il 40% del brand Kway a Permira.

Oggi a Milano per la riapertura del flagship store del marchio di abbigliamento sportivo, dopo i lavori di ampliamento che lo hanno completamente trasformato, Boglione ha annunciato le prossime mosse pensate per sottolineare il carattere iconico del brand, ma anche per festeggiarne i 60 anni. Appuntamento a febbraio a Milano, durante la fashion week donna, non solo per la tradizionale sfilata ma per una mostra, allestita al museo della Permanente e aperta gratuitamente al pubblico, dove il brand K-way sarà affiancato da altri marchi il cui nome è entrato di fatto nel vocabolario, da Bic - sinonimo per tutti di penna - a Chupa Chups - che nessuno chiama più lecca lecca - da Rollerblade, nome commerciale più usato del comune 'pattini in linea', a Moon Boot, ormai sinonimo di doposci. E poi Pongo, il nome-marchio della pasta da modellare, e Borsalino, azienda storica di cappelli il cui nome corrisponde al celebre modello di copricapo.

"Abbiamo invitato una quindicina di brand che, come Kway, hanno dato il loro nome alle cose, e abbiamo coinvolto - racconta Boglione - un artista per ogni marchio, in un approfondimento culturale che dopo Milano girerà il mondo, con tappe a Parigi, Seoul e Londra". Proprio a Londra K-way sta per aprire un flagship store in King's road, prima tappa di un'espansione internazionale che punta in primis all'Europa. A oggi i mercati di riferimento del brand, nato a Parigi, sono Italia, Francia e Belgio.

Nel futuro del gruppo BasicNet, che ha in portafoglio brand come Superga e Sebago, ci sono anche nuove acquisizioni, sempre di brand "con una storia e un prodotto iconico, forti e riconoscibili come lo sono i nostri". "Ci piace - sottolinea Boglione - l'idea di non fare un prodotto di moda, la nostra sfida è essere sempre noi stessi, con il nostro stile". Uno stile - sottolinea - che deve per forza rimanere democratico: "anche con l'ingresso di un fondo del lusso non cambia nulla: il nostro core product è una giacca da 140 euro, perché K-way è e vuole rimanere un brand accessibile".
   

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