Gli italiani vedono con più
ottimismo rispetto a tre anni fa la loro condizione economica.
Lo certifica un'indagine dell' "EngageMinds Hub - Consumer, Food
& Health Research Center, Centro di ricerca in psicologia dei
consumi e della salute dell'Università Cattolica, campus di
Cremona. Se infatti nel 2022 coloro che percepivano come
peggiore rispetto la passato la propria condizione economica
erano quasi 5 su 10, a inizio 2025 sono diventati poco più di 2
su 10.
Tra questi ultimi, per l'analisi, ci sono persone con un
titolo di studio medio (il 31%) che non hanno un chiaro
orientamento politico (il 35%) e con una mentalità
"cospirazionista" (il 43%).
In lieve crescita la percentuale di chi ha fiducia nella
crescita economica del Paese nei prossimi 12 mesi: nel 2023 era
il 7%, nel novembre 2024 era il 10%. Anche se, sempre guardando
al futuro, poco più di 1 persona su 10 ritiene probabile che nei
prossimi 5 anni l'intero Paese godrà di un periodo di costante
benessere, mentre poco più di 4 su 10 valuta che si
incrementeranno disoccupazione e crisi economica.
"L'indagine mostra un incremento sebbene minimo di tutti gli
indici del consumer sentiment - ha spiegato Guendalina
Graffigna, direttore del Centro di Ricerca EngageMinds HUB della
Cattolica e responsabile scientifico dell'indagine -: dal 58%
del gennaio 2024 si passa al 61% per quanto riguarda la
condizione famigliare mentre per quella del Paese si sale dal
59% al 64%. L'indice sulle aspettative future in merito
all'andamento economico cresce passando dal 57% di gennaio 2024
al 59% della nostra ultima rilevazione"
Nonostante guerre, inflazione e ristagno di alcuni comparti
produttivi per Graffigna "la fiducia degli italiani ha tenuto".
Un clima che, ha aggiunto, "è un riflesso della resilienza e
della capacità di adattamento che contraddistinguono il nostro
Paese".
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