Il sindacato dei pensionati della Cgil, lo Spi, denuncia in una nota che alle famiglie degli anziani ricoverati nelle Rsa, le Residenze sanitarie assistenziali, in Lombardia stanno arrivando delle lettere "che annunciano l'aumento delle rette, in molti casi già alte". In questa maniera, sottolinea lo Spi-Cgil, "il ricovero rischia di diventare un privilegio per pochi" Tra l'altro, viene affermato, sempre nelle lettere si sostiene che "la retta di degenza subirà un incremento, reso necessario dopo il rinnovo del Contratto collettivo nazionale".
I Ccnl presi in considerazione sono quelli delle Cooperative Sociali o Uneba. Le segnalazioni, che da giorni vengono raccolte da Spi Cgil, "fotografano una situazione piuttosto omogenea in tutta la Lombardia". "È inaccettabile che le strutture facciano intendere che l'elevato costo a carico delle famiglie sia dovuto al rinnovo di un contratto nazionale atteso da tempo - commenta Daniele Gazzoli, segretario generale di Spi Cgil Lombardia-. Ancora una volta gli interessi di lavoratori e ospiti vengono strumentalizzati e messi in contrapposizione tra loro per giustificare la gestione privatistica di parte del settore".
"Regione Lombardia - si conclude nel comunicato - ha stanziato risorse importanti per andare incontro al maggiore carico assistenziale di alcune tipologie di ospiti, a copertura di una buona parte del costo dei farmaci, prima a totale carico delle Rsa, e anche un contributo ai maggiori costi dovuti ai rinnovi di alcuni dei tanti contratti nazionali presenti nelle Rsa".
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