Con traiettorie imprevedibili e
installazioni monumentali, dal 27 marzo al 27 luglio arriva
negli spazi di Pirelli HangarBicocca 'Icarus', la prima grande
antologica in Europa dedicata a Yukinori Yanagi, noto per
l'esplorazione di temi legati alla sovranità, alla
globalizzazione e ai confini, indagati attraverso installazioni
site-specific di grandi dimensioni.
L'artista giapponese, che vive e lavora sull'isola di
Momoshima, si addentra spesso nella storia del suo Paese,
confrontandosi tuttavia anche con tematiche universali legate al
nazionalismo e all'impatto della modernizzazione e della
tecnologia sulla società, attraverso un modus operandi che evoca
intricati sistemi di immagini simboliche e preconcetti di
oppressione politica e nazionale, sfidandone la stasi e
dissolvendoli in forme organiche per natura intrinsecamente
mutabili.
La mostra curata da Vicente Todolì e Fiammetta Griccioli
raggruppa un corpus di lavori che ripercorrono, nelle Navate e
nel Cubo della fondazione, la carriera dell'artista.
Il titolo rievoca il mito greco di Icaro e Dedalo che funge come avvertimento e invito a riflettere sull'arroganza umana nata dall'eccessiva fiducia riposta nella tecnologia.
Avvicinandosi
troppo al sole, inteso come metafora dell'energia nucleare,
Icaro diviene infatti responsabile della sua caduta. La
narrativa espositiva presenta continue dualità, creando un
dialogo tra passato e presente, distruzione e rinascita, realtà
e fantasia, materia e simbolismo, movimento e permanenza. A
rappresentare l'idea di trascendenza dei confini fisici,
elementi come container, barili ed altri oggetti utilizzati per
i sistemi di trasporto, diventa una metafora per
l'interconnessione globale.
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