Via libera al Programma triennale
per la cultura 2023-2025 della Lombardia che prevede un totale
di 126 milioni di euro investiti nei prossimi tre anni.
L'obiettivo è quello di tutelare il patrimonio culturale
lombardo, valorizzare le tradizioni delle comunità e coinvolgere
la popolazione nell'approfondimento di temi come la
rigenerazione, la sostenibilità e l'innovazione.
Il piano prevede l'aumento dell'offerta culturale sia in
termini quantitativi che qualitativi e in parallelo la crescita
della fruizione culturale specie per le categorie più fragili,
"rendendo i siti più accessibili".
L'impegno sarà rivolto anche alla digitalizzazione del
patrimonio culturale e alla promozione del patrimonio artistico
degli enti del sistema regionale, in particolare delle aziende
sanitarie e delle fondazioni ospedaliere che sono proprietarie
di un alto numero di beni artistici. Attenzione anche al
rilancio di Lombardia Film Commission attraverso una revisione
della governance e della struttura organizzativa.
Un "piano innovativo" secondo l'assessore regionale alla
Cultura Francesca Caruso, convinta che "il primo e più
importante passo è quello di far comprendere alla comunità
lombarda di trovarsi in una grande Regione culturale".
Per il consigliere Davide Casati (Pd) il piano è "un buon
punto di partenza. Il punto debole è l'incapacità di sostenere
in modo strutturale le piccole realtà culturali a causa delle
poche risorse".
Voto contrario da Avs perché "Regione non vuole occuparsi
delle condizioni di lavoro delle persone che operano nel settore
cultura - conclude il consigliere Onorio Rosati - per rispondere
alle esigenze dei lavoratori che hanno manifestato in queste
settimane per le condizioni di lavoro poco dignitose".
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