"La principale sfida che pone
l'Intelligenza artificiale al mondo dell'informazione è quella
di tutelare la figura del giornalista" secondo il presidente del
Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani che ha
partecipato al convegno del Corecom Lombardia a Palazzo Pirelli
'Informazione e AI: una sinergia possibile?'.
"Solo il giornalista può garantire un'informazione corretta
attraverso il rispetto della 'verità sostanziale dei fatti' che
è uno dei pilastri della democrazia di un Paese" ha aggiunto,
sottolineando che "il riconoscimento professionale del
giornalista è fondamentale in una stagione in cui le
intelligenze artificiali producono contenuti che possono essere
confusi con le notizie".
Secondo il presidente del Corecom Lombardia Cesare Gariboldi,
"l'intelligenza artificiale ci pone davanti a nuovi scenari in
cui la professione del comunicatore pare travolta da una
tecnologia che sembra fuori controllo" ma "in questo contesto di
precarietà, è importante riaffermare le peculiarità della
professione giornalistica, che dalle macchine può essere
affiancata ma mai sostituita".
Al convegno ha partecipato anche il presidente dell'Ordine
dei giornalisti della Lombardia Riccardo Sorrentino,
sottolineando che il fenomeno dell'Ai "è monitorato con grande
attenzione" specie "per le sue ricadute di ordine deontologico e
occupazionale sulla nostra professione. Bisogna evitare che essa
diventi uno strumento in mano agli editori per ridurre i costi e
il personale".
La ricerca, la contestualizzazione e il racconto dei fatti
sono "il nocciolo della professione giornalistica che occorre
tutelare e promuovere" e questo "l'intelligenza artificiale non
potrà mai farlo perché si nutre di dati, fatti, cose che noi
umani inseriamo e procede poi per imitazione. Noi giornalisti -
ha concluso - dobbiamo difendere questo ruolo specifico".
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