Regione Lombardia "ha avviato
molteplici azioni mirate alla riduzione delle liste d'attesa e
molte di esse vengono ora adottate a livello nazionale. L'ultima
azione in ordine di tempo è lo stanziamento di oltre 61 milioni
di euro, avvenuto ad aprile, per abbattere le liste. Obiettivo
garantire oltre 7 milioni di prestazioni di quelle che rientrano
nel Piano Nazionale Gestione Liste di Attesa (Pngla) entro
dicembre 2024 e 1 milione di prestazioni in più rispetto
all'anno 2023": è quanto si legge in una nota della Regione
Lombardia, che torna sulle liste d'attesa dopo il piano
nazionale varato dal governo.
Regione "ha poi previsto aperture straordinarie degli
ambulatori (dalle 16.00 alle 20.00) e il sabato", con l'apertura
di prenotazioni in particolare nelle specialità di
Radiologia/Neuroradiologia, Cardiologia, Neurologia, Endoscopia,
Otorinolaringoiatria, Pneumologia e Oculistica.
Ad aprile, rispetto al 2023, la produzione ambulatoriale
degli enti sanitari pubblici e privati "è incrementata dell'11%"
e nel 2024 "la percentuale complessiva di rispetto dei tempi
d'attesa entro soglia è dell'81%".
A giugno, viene ricordato, la Regione "ha avviato il progetto
del Cup unico che consentirà la programmazione di tutta
l'offerta sanitaria in Lombardia per gli erogatori pubblici e
privati accreditati" ed entro la fine del 2024 "l'attivazione
del nuovo sistema avverrà presso 8 enti sanitari pubblici e 2
enti sanitari privati".
"Siamo assolutamente d'accordo e in linea con il decreto
legge sulle liste d'attesa. Anzi, ci ritroviamo in moltissime di
quelle che sono ora le disposizioni nazionali" commenta
l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso.
"Anche per quanto riguarda il personale che viene coinvolto
abbiamo stabilito di aumentare gli emolumenti. Dal punto di
vista del metodo - conclude - possiamo discutere sicuramente
della procedura con cui sono state adottate queste indicazioni
che non ha soddisfatto le Regioni".
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