Riconoscere, promuovere e
valorizzare le figure del soccorritore, dell'autista
soccorritore e dell'operatore tecnico di centrale operativa.
Questo l'obiettivo della legge approvata oggi all'unanimità dal
Consiglio regionale della Lombardia.
"Un riconoscimento concreto del fondamentale ruolo svolto dal
terzo settore e dalle associazioni di volontariato perché
investe in formazione e competenze per garantire standard sempre
più omogenei su tutto il territorio regionale" commenta il
capogruppo di FdI in Lombardia Christian Garavaglia.
Sono oltre 30mila le donne e gli uomini che in Lombardia
rispondono alle oltre 3.200 richieste di soccorso giornaliere
attraverso la rete di emergenza urgenza coordinata dall'Areu e
costituita da tutte le associazioni di volontariato di
assistenza e soccorso.
La legge, prima di questo genere promulgata da una Regione,
intende valorizzare e promuovere la figura del soccorritore
volontario, dell'autista soccorritore e del tecnico delle
centrali di soccorso all'interno del sistema pre-ospedalierio di
emergenza urgenza e delle Centrali NUE 112 e NEA 116117 (Numero
Europeo Armonizzato).
Per questo la legge propone il rafforzamento di percorsi
formativi strutturati teorici e pratici che garantiscano
adeguata competenza professionale e che consentano alti standard
di risposta al bisogno di salute in condizioni critiche, sempre
più omogenei su tutto il territorio regionale.
Il testo normativo, composto da dieci articoli, prevede
l'attivazione di questi percorsi formativi per assicurare i
livelli essenziali di formazione e la certificazione delle
competenze necessarie, conformemente ai protocolli in uso presso
il servizio di emergenza territoriale. I corsi di formazione
saranno coordinati dall'Areu e da Centri di Formazione
Riconosciuti e Accreditati (CeFRA).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA