Un sostegno per genitori vedovi e
per quelli che a causa di una separazione o di un divorzio si
trovino ad affrontare una fase di disagio socioeconomico. È
l'intento della misura 'Accanto', approvata oggi dalla giunta
della Regione Lombardia. I genitori, sulla scorta dell'Isee
presentata, potranno avere un beneficio economico tra i 1.500 e
i 2.500 euro.
Si tratta di un intervento sperimentale che prevede la
promozione di una presa in carico di supporto e sostegno per
accompagnare madri o padri nella ridefinizione del proprio ruolo
genitoriale. E punta a favorire una crescita armonica dei minori
anche con l'ausilio dei Centri per la famiglia presenti sul
territorio, quali punti di accesso e orientamento dei genitori e
delle famiglie stesse.
"Abbiamo voluto un intervento integrato e di sistema - ha
spiegato l'assessore regionale alla Famiglia Elena Lucchini -
che riprendendo lo spirito originario della legge 18 del 2004
che era nata per tutelare il genitore costretto a lasciare
l'abitazione del nucleo famigliare. I genitori in possesso dei
requisiti previsti potranno rivolgersi al Centro per la
Famiglia più vicino che garantirà loro un'adeguata presa in
carico. Verrà offerto un progetto personalizzato con le proposte
di aiuto, compresi gli interventi erogati dal Centro stesso a
cui aderirà il genitore con i propri figli e la tipologia di
intervento per cui viene chiesto il rimborso. Il progetto
personalizzato è parte integrante del patto di corresponsabilità
che deve essere sottoscritto dallo stesso richiedente oltre che
dal referente del Centro per la famiglia".
I genitori separati o divorziati non più residenti con i
figli "e per la prima volta anche i genitori vedovi per i quali
non era mai stato pensato un intervento regionale di supporto -
ha aggiunto -, avranno ora la possibilità di richiedere un
rimborso economico per le spese sostenute in favore della
crescita dei figli o per specifiche attività di supporto alla
genitorialità. Un contributo una tantum per affrontare i costi
delle spese sanitarie, delle spese legate allo studio e infine
per quelle dell'abitazione (mutuo o affitto)".
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