Ha chiesto di stare in cella, a
Camerino, da solo, anche se il magistrato non ne aveva disposto
l'isolamento, Antonio Tagliata, il diciottenne che ha confessato
l'omicidio della madre della fidanzata sedicenne e il ferimento
del padre. Il ragazzo in passato aveva tentato il suicidio, ed è
in regime di stretta sorveglianza. E' seguito da uno psichiatra
e da uno psicologo, ma al momento non segue una terapia
farmacologica. Ha chiesto di poter tenere un'immagine sacra, e
la direzione del carcere sta valutando la richiesta.
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