Con il no alla
fusione per incorporazione di Mombaroccio nel Comune di Pesaro
nel referendum consultivo, si è persa un'occasione eccezionale.
Tranto più che proprio oggi il Governo ha annunciato ulteriori
incentivi per le fusioni di Comuni". Il sindaco di Mombaroccio
Angelo Vichi prende con filosofia il no della maggioranza dei
suoi concittadini. Il piccolo Comune (poco più di 2000 abitanti)
non ha problemi di bilancio, ma i soldi degli incentivi - "5
milioni nei primi tre anni più oltre 500 mila euro per i
successivi 7 anni. E da oggi i soldi avrebbero potuto essere
anche di più" - avrebbero impresso tutto un altro passo
all'azione amministrativa. "Era un'occasione da non perdere -
insiste Vichi -. Senza contare tutti i benefici del legame con
un Comune grande e importante come Pesaro" con il sindaco Matteo
Ricci vice presidente nazionale del Pd e una città di fama
internazionale: "basterebbe solo pensare a tutti a vantaggi in
termini di finanziamenti Ue". E senza contare "tutte le garanzie
di autonomia, con lo status di municipio, il mantenimento del
consiglio municipale e la possibilità di esprimere pareri
preventivi e vincolanti". "Ma forse - ironizza Vichi -
Mombaroccio non ha bisogno di soldi, come mi ha detto ieri un
mio concittadino". Anche il sindaco si sente a posto con la sua
coscienza - "la scorsa notte ho dormito tranquilli" - per avere
sottoposto alla popolazione un'opportunità, "che non si è voluta
cogliere. Del resto l'Italia è il fanalino di coda dell'Europa a
causa della sua incapacità di cambiamento. Qui ha prevalso
l'orgoglio locale, dimenticando che il personaggio più
importante di questi luoghi, il conte marchese Guidubaldo Del
Monte veniva da Pesaro".
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