Il presidente della Regione Marche
Luca Ceriscioli ritiene che il processo di aggregazione dei
Comuni debba "andare avanti", nonostante la bocciatura da parte
di piccoli Comuni di Mombaroccio e Tavoleto alla fusione per
incorporazione rispettivamente con Pesaro e con Urbino, nel
referendum consultivo di domenica, anche se per quanto riguarda
la Regione, la pagina relativa ai 4 enti locali è chiusa,
considerando anche quello che hanno detto i sindaci.
Questo - ha osservato il governatore, a margine dei lavori
del Consiglio regionale - "è un procedimento che deve partire
dal basso, coinvolgendo le popolazioni interessate. Peraltro,
altri referendum di questo tipo hanno avuto esito negativo".
Ceriscioli si è detto stupito in particolare per la percentuale
dei no a Tavoleto, dove non c'era stato un grande dibattito, e
il cui sindaco Nello Gresta si è dimesso immediatamente. In
generale "hanno vinto il senso di appartenenza e di identità -
ha aggiunto -, rispetto alle opportunità offerte in termini di
servizi e funzioni dall'aggregazione. Senza contare gli
incentivi statali, che ora ci sono, poi magari non ci saranno
più. Paradossale che ci sia qualcuno che dice: 'beh, questa è
una cosa che faremo...'. Bisogna capire che ora ci sono
possibilità, anche in termini di risorse, che poi non ci saranno
più". Ceriscioli spera che le resistenze si riducano, "fusioni e
unioni di Comuni debbono andare avanti per dare più servizi ai
cittadini".
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