Tre
pecore e sei agnelli sbranati in un allevamento di Appignano del
Tronto. E' il bilancio dell'ennesimo attacco a un gregge da
parte di "lupi o cani inselvatichiti": gli allevatori che hanno
trovato gli animali privi di vita sul prato. Un attacco che ha
"portato ancora un senso di impotenza tra gli allevatori", fa
notare Coldiretti Ascoli Piceno Fermo. "E' bene accelerare le
procedure di rimborso dei capi - affermano il presidente Armando
Marconi e il direttore Alessandro Visotti - ma dobbiamo anche
rivedere l'entità del rimborso che, attualmente, non prende in
considerazione né i costi effettivi, né il mancato reddito che
subiscono gli allevatori a ogni attacco. I pastori - spiegano -
sono presidio delle montagne e garanzia delle bellezza del
paesaggio, non possono essere lasciati da soli. Ci aspettiamo un
impegno concreto per tutelare un bene comune con un sostegno
pubblico a sistemi di difesa appropriati e un rapido ed adeguato
rimborso dei danni, senza se e senza ma".
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