"Assoluta necessità di approvare
degli emendamenti sul sisma, richiesti dalle Regioni, per
accelerare la ricostruzione, a fronte di notizie che evidenziano
il loro pressoché totale non accoglimento, da parte del Governo,
nello Sblocca cantieri". Lo chiede il presidente della Regione
Marche, Luca Ceriscioli, che, nel pomeriggio, ha inviato una
lettera al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe
Conte, per sollecitare un suo intervento. Ceriscioli ricorda
l'incontro a Norcia del 20 maggio scorso, nel quale il premier
si era "impegnato con i presidenti di Regioni e Province e i
Sindaci ad accelerare il più possibile le attività di
ricostruzione nelle zone colpite dal sisma", e l'esame del
decreto legge n.32 calendarizzato per domani.
"Ad oggi - osserva Ceriscioli nella lettera - solo il Governo
ha la possibilità di presentare ulteriori emendamenti. In queste
settimane la Regione Marche si è adoperata affinché la
Conferenza delle Regioni allestisse un parere nel quale fossero
previsti emendamenti migliorativi e aggiuntivi alle leggi e
decreti che si sono succeduti nel tempo con l'obiettivo di
semplificare e accelerare le attività inerenti la Ricostruzione
dei territori del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016".
"Grazie alla sensibilità e collaborazione istituzionale di tutte
le altre regioni - ricorda - la Conferenza dei Presidenti,
all'unanimità, ha espresso un parere favorevole al decreto
condizionato all'approvazione da parte del Governo di alcuni
emendamenti ritenuti prioritari tra i quali compaiono tutti
quelli relativi alle norme sul sisma". Il parere è stato
iscritto all'odg di una seduta dedicata della Conferenza
Unificata il 16 maggio": il regolamento prevede che il Ministero
competente debba essere presente e che "l'eventuale assenza
abbia valore di parere contrario". Il Mit, rileva Ceriscioli, è
stato assente il 16, nella successiva riunione del 30 maggio e
"il Ministro Stefani si è assunta l'impegno a trasferire al
Ministro e al Governo il parere e gli emendamenti prioritari". A
Conte, Ceriscioli chiede ora di farsi "carico della richiesta di
tutte le Regioni" e di presentare domani gli "emendamenti
prioritari proposti in Conferenza Unificata garantendone
l'approvazione con l'autorevolezza della sua altissima
funzione".
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