"Il medico ha prescritto medicinali
omeopatici, ma non era un medico esperto in medicina omeopatica.
Vogliamo chiarire questo punto, importante per la salute
pubblica e per una corretta informazione". Così sul proprio sito
web la Simo (Società italiana medicina omeopatica) dopo la prima
udienza del processo ad Ancona a carico di un medico "in seguito
alla morte di un bambino della provincia di Pesaro nel 2017, a
seguito delle complicanze insorte dopo un'otite". "Dopo il
decesso del bambino - osserva la Simo - alcuni media hanno
parlato di 'pericolosità dell'omeopatia'. Il medico - precisa -
ha prescritto medicinali omeopatici, ma non era un medico
esperto in medicina omeopatica"; era iscritto all'Ordine dei
medici ma non nel registro dei medici esperti in omeopatia.
Nel caso in oggetto, afferma la Simo, "ben tre consulenti
medici incaricati dal pubblico ministero, tra cui un consulente
medico esperto in Omeopatia, hanno scritto di 'incompetenza,
negligenza ed imprudenza' a carico del medico. Si tratta quindi
- rimarca la Società italiana di medicina omeopatica - di una
malpractice in riferimento alla Medicina Convenzionale, ma anche
in riferimento alla letteratura omeopatica. Siamo di fronte a un
caso grave di malpractice di un medico non omeopata in cui c'è
stato un decesso del paziente. Non dovrebbero essere ammesse
generalizzazioni gratuite su un fatto drammatico".
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