"Senza questo intervento d'urgenza
sarei morto. Ho avuto 54 choc. L'intervento mi ha salvato la
vita, ora sto benissimo, speriamo di continuare così". Giorgio,
74 anni, di Fano, muratore, magazziniere e ciclista per hobby,
racconta la dura esperienza di 'tempesta aritmica' una
tachicardia veicolare incessante potenzialmente letale. Per
curarsi, racconta, si era recato in una struttura lombarda dove
il problema era stato ovviato solo parzialmente, prima di
sottoporsi ad ablazione cardiaca epicardica alla Cardiologia
Clinica degli Ospedali di Ancona e guarire definitivamente.
Tra gli 11 pazienti sottoposti alla metodica, eseguita da un
team muldisciplinare di esperti di alto profilo tra i quali
l'elettrofisiologo prof. Antonio Dello Russo, c'è anche
Giovanni, 45 anni, vivaista di Grottammare. In passato,
nonostante vari casi in famiglia di patologie cardiache gravi,
non aveva sofferto di problemi particolarmente gravi. Poi
all'improvviso gli attacchi di 'tempesta aritmica', "25 choc da
defibrillatore in un giorno". "E' stato traumatico - racconta -.
Durante un ricovero di nove giorni ad Ascoli Piceno le aritmie
sono state rallentate. Poi sono arrivato ad Ancona e il 5
settembre mi sono sottoposto ad ablazione. Ho trovato una
struttura meravigliosa, a livello professionale e umano, che ha
risolto il problema. Giorno dopo giorno ho visto miglioramento.
Ho un'attività in proprio e cercherò di riprendere i miei
ritmi".
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