Rabbia di residenti
e operatori di marina di Montemarciano, nel day after delle
mareggiate che hanno eroso chilometri di spiaggia e causato
danni ai beni pubblici e privati. Operatori balneari, esercenti,
ristoratori e residenti sono da un lato amareggiati per il
ripetersi di eventi che ormai è impossibile contenere con i
rimedi finora provati, dall'altro arrabbiati perché i tempi per
un intervento definitivo si stanno allungando oltre modo. "Ma
noi tempo non lo abbiamo - spiega Alberto Berardi, titolare
dell'omonimo ristorante su via Lungomare -. I tavoli tecnici si
ripetono e si sta procedendo in modo positivo ma molti hanno
ricevuto danni ingenti, la spiaggia non c'è più e con essa anche
la pace per gli operatori. La Regione Marche deve muoversi, ma
doveva farlo già tempo fa". Il riferimento è ai rimedi
provvisori messi in atto, come le scogliere a ridosso della riva
e i ripascimenti, pur sapendo che non rappresentano la soluzione
definitiva. "Le attività commerciali e i ristoranti vengono
addirittura superati dalle mareggiate che raggiungono le
abitazioni dall'altro lato della strada - spiega il responsabile
Confartigianato Giacomo Cicconi Massi -. E' in atto una
fortissima erosione che sta preoccupando non solo gli esercenti
ma anche i residenti: la situazione è drammatica". "L'erosione è
molto forte e ormai dovrebbero aver capito tutti - tuona un
cittadino - che ciò che finora è stato provato non ha dato alcun
frutto. Alcuni ristoratori stanno pensando di lasciare
Montemarciano e noi siamo stanchi ogni volta di risistemare
case, giardini e marciapiedi. Qua la spiaggia non c'è più, e
questo vale per tutti i sei chilometri di lungomare. Che penso
della politica? Meglio che non mi esprima".
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