"Nelle osservazioni presentate al
Governo avevamo chiesto le misure più forti in tutta la regione,
ma il Governo ha preferito limitarle alla provincia di Pesaro
Urbino e ha tolto in maniera espressa il potere di ordinanza su
questa materia alle Regioni". Così il presidente della Regione
Marche Luca Ceriscioli a proposito del decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri. "Se ci fosse una evoluzione anche in
altri territori, telefonerò al ministro per estendere le
misure", ha aggiunto il governatore rispondendo in conferenza
stampa alle domande dei giornalisti. "Quando abbiamo fatto il
confronto a Roma - ha riferito Ceriscioli - ho detto: 'perché
non andate su criteri oggettivi'. In quel momento la provincia
di Pesaro Urbino aveva un caso ogni 30 mila abitanti; la sera
stessa sono diventati uno ogni 15 mila, raddoppiati in un giorno
solo. Mentre si discuteva il decreto è diventato uno ogni 12
mila, adesso non lo sappiamo. Nelle province emiliane e lombarde
- ha proseguito - era uno ogni 8mila e quindi ho chiesto al
governo di darsi una misura. Poi oltre alla misura quello che
chiedevamo al presidente è: se in una provincia ho una
dimensione importante, fare prevenzione anche nelle province
confinanti anche se non hanno casi, sempre in termini di
contenimento. Il governo ha fatto la sua scelta... - ha concluso
Ceriscioli - Un passo in avanti è stato fatto rispetto alla
misura precedente. Io sono convinto che sarebbe stato meglio un
po' di più, loro ritengono un po' di meno e speriamo di non aver
ragione...".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA