"Sono solo io a pensare che un
cambio di maggioranza a un giorno dalla presentazione delle
liste, dopo mesi di scontri ed esaltazione delle differenze
politiche e di programma, apparirebbe ai marchigiani una pura
operazione di potere nel peggior stile della Prima Repubblica? A
pensare che la credibilità del candidato del centrosinistra
Maurizio Mangialardi ne uscirebbe compromessa spalancando
definitivamente la via della vittoria al candidato sovranista,
che potrebbe battersi contro una 'ammucchiata dell'ultimo minuto
nata sulla paura di perdere'?". Lo chiede in una nota il
coordinatore di +Europa Marche Mattia Morbidoni in merito
all'ipotesi di un'alleanza tra M5s e Pd alle regionali,
caldeggiata anche dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
+Europa, che nelle Marche corre con la lista RinasciMarche
insieme Verdi e Civici, si è schierata fin dall'inizio con
Mangialardi "proprio perché non aveva i populisti del M5s in
coalizione". E quindi "un cambio di maggioranza oltre la zona
Cesarini, per altro mai discusso o motivato con gli alleati, ci
vedrebbe correre da soli".
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