"Sono qui per difendere il diritto
alla salute, alla scuola e al lavoro. Lasciateli fischiare e poi
vediamo chi fischietta domenica dopo il voto, magari
festeggerete san Settimio (il patrono di Jesi, ndr) con un bel
cambiamento atteso da 50 anni". Dal palco a Jesi (Ancona) il
leader della Lega Matteo Salvini, in città in vista delle
Regionali di domenica nelle Marche, ha risposto così a fischi e
slogan dei manifestanti del centro sociale Tnt in corteo di
contestazione nei suoi confronti formato da circa 500-600
persone.
Il corteo, al ritmo di "Bella Ciao", si è diviso in due
tronconi che avrebbero voluto congiungersi in piazza della
Repubblica. Un cordone di polizia ha però 'sbarrato' la strada
in Corso Matteotti con un cellulare e un altro mezzo, impedendo
l'ingresso in piazza della Repubblica dove Salvini ha tenuto il
suo comizio. Momenti di tensione ci sono stati però quando un
mezzo della celere si è mosso in avanti per chiudere meglio il
varco. Alcuni manifestanti hanno temuto di essere investiti.
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