I comitati Priorità alla Scuola di Ancona e Civitanova Marche si schierano contro l'ordinanza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che dispone, a partire da domani, la didattica a distanza al 50% per gli ultimi tre anni delle scuole superiori, "accodandosi" a Campania, Lazio, Lombardia, Umbria e Puglia e "riducendo così la didattica in presenza a meno della metà dell'orario" e chiedono al governatore "un immediato dietrofront". Sono stati "spazzati via" mesi di "lavoro e impegno da parte di dirigenti scolastici, personale amministrativo e docenti, piani di sicurezza, gestione di ingressi e uscite scaglionate, sacrifici dei ragazzi e dei docenti". "E' più semplice chiudere le scuole e mandare gli studenti in Ddi (Didattica digitale integrata)" che ha dimostrato "i suoi limiti didattici e sociali", invece di "ammettere l'inefficienza nell'organizzare un piano dei trasporti che potesse reggere una nuova fase pandemica, e allestire un servizio efficace di test e tracciamento" incalzano.
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