Sono circa 300 le persone
attualmente positive al coronavirus in case di riposo ed Rsa
nelle Marche. Lo ha riferito l'assessore regionale alla Sanità
Filippo Saltamartini a margine del Consiglio regionale
straordinario dedicato alle misure e alla situazione determinata
dalla pandemia di Covid-19. Il quadro delle Rsa, ha aggiunto,
"vede aumentare i malati covid all'interno delle strutture.
Abbiamo dato una direttiva al Servizio sanitario di verificare
come mai è avvenuto questo e se sono stati posti in esecuzione i
temponi preventivi sul personale". Un'altra indicazione, ricorda
Saltamartini, è che "questi pazienti delle Rsa possano essere
curati non con il sistema dei medici di famiglia, ma con la
sanità ospedaliera, dunque sottoposti a visite specialistiche,
con infermieri professionali ed equipaggi delle Usca (unità
speciali continuità assistenziale)". Ciò per "fornire i
trattamenti necessari, la migliora cura possibile, ma anche per
evitare che il sistema ospedaliero entri in collasso per questo
altissimo numero di degenti che vengono dalle case di riposo".
"Le case di riposo sono monitorate tutto il giorno dalla
sanità pubblica. - ha ribadito -. Teniamo conto che in queste
case di risposo si registra una carenza di personale, di
infermieri e di oss: è un problema che stiamo affrontando perché
sostanzialmente, con il concorso bandito per assumere infermieri
negli ospedali, nella sanità pubblica, c'è un effetto attrazione
per quanto riguarda gli infermieri che lavorano nelle case di
riposo. Cercheremo di risolvere anche questo problema".
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