Con il passaggio delle Marche
dalla fascia gialla a quella arancione, si rafforzano le
limitazioni previste dalle misure anti-contagio nell'ambito
della pandemia da Covid-19. Due in particolare i provvedimenti
ulteriori rispetto a quelli già previsti per la zona gialla che
erano in vigore nelle Marche - ad esempio la didattica a
distanza al 100% alle superiori, la chiusura dei centri centri
commerciali nel week end e la capienza sui bus ridotta del 50%
oltre alle limitazioni alla circolazione dalle 22 alle 5 - che
si applicheranno da domenica prossima, compresa, nelle due
settimane successive: sono relative agli spostamenti tra regioni
e comuni e alle attività di ristorazione, bar, pasticcerie e
gelaterie.
Da domenica saranno vietati gli spostamenti verso altri
Comuni e verso altre Regioni, ad eccezione di quelli motivati da
comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi
di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di
servizi non disponibili nel proprio Comune (ad esempio andare
all'ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali
uffici o punti vendita nel proprio Comune). Consentiti gli
spostamenti, verso qualsiasi area, strettamente necessari ad
assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se
prevista.
E' sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio,
abitazione o residenza. La 'forte' raccomandazione per le
abitazione private è non ricevere persone diverse dai
conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di
necessità e urgenza. Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare
gli spostamenti all'interno del proprio comune. Per spostamenti
verso altri Comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all'interno del
proprio Comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che
lo spostamento rientra tra quelli consentiti anche mediante
autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati in
dotazione a forze di polizia statali e locali.
I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi
bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la
vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la
consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario, ma che
deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul
confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Nelle aree o
negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande
all'interno dei locali, l'ingresso e la permanenza negli stessi
da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo
strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e
sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio.
Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in
prossimità dei locali.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA