"Le Marche chiamante nuovamente a
resistere. Oggi per l'emergenza sanitaria, prima ancora per il
terremoto, da anni per una crisi economica che inevitabilmente
si acuisce ad ogni momento di ulteriore difficoltà. Dalla
coesione e da una ritrovata identità possono nascere nuove
speranze per il futuro, che le istituzioni, però, dovranno saper
supportare in modo adeguato affinché nessuno sia costretto a
rimanere indietro". E' il saluto del presidente del Consiglio
regionale, Dino Latini, per l'edizione 2020 della "Giornata
delle Marche, dedicata ad una regione che ha fatto sempre della
resistenza uno dei suoi punti di forza e che oggi ringrazia i
nuovi eroi, testimoni della quotidianità. "La storia di questi
mesi - prosegue Latini - ci ha fatto conoscere l'impegno
straordinario di medici, personale ospedaliero, volontari,
persone comuni che hanno offerto il loro contributo per vincere
una delle battaglie più insidiose degli ultimi decenni. Per
tutti la nostra riconoscenza non sarà mai abbastanza, come non
potremo mai dimenticare i marchigiani che, purtroppo, quella
battaglia non sono riusciti a vincerla".
Il presidente non manca di ricordare le professionalità che
proprio nelle Marche hanno avuto modo di formarsi e di farsi
conoscere a livello internazionale, come quella dell'immunologo
Guido Silvestri al quale quest'anno va l'onorificenza del
Picchio d'oro, così come deciso dall'apposita Commissione
consiliare, presieduta da Carlo Ciccioli, componenti Micaela
Vitri (vicepresidente), Renzo Marinelli, Giacomo Rossi e Romano
Carancini. E in conclusione Latini focalizza l'attenzione sul
periodo da dedicare alla ricostruzione, una volta fermata
l'emergenza del momento, per far ritrovare alle Marche il suo
equilibrio complessivo. "L'impegno - evidenzia - sarà notevole e
dovrà necessariamente prevedere più forze in campo,
progettualità ben definite, tempi certi di realizzazione,
sostegni concreti. E come base di partenza dovremo
necessariamente tener conto di quanto sia cambiato il sistema
in ci siamo abituati ad intervenire".
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