"Il servizio sanitario è
garantito dalla Regione e dallo Stato: non è ammesso il fai da
te. Il sindaco Ricci si impegni sulle funzioni proprie e non
strumentalizzi l'epidemia ed i problemi della sua gestione con
gli studenti". Così l'assessore regionale alla Sanità delle
Marche Filippo Saltamartini replica al sindaco di Pesaro sulla
questione dei test rapidi. "La Regione e il servizio sanitario
delle Marche - ricorda - stanno svolgendo uno screening di
massa, un'attività di prevenzione unica nel suo genere in
Italia, che sta proseguendo in tutta la Regione anche nei
prossimi giorni con la possibilità per gli studenti di recarsi
nei punti di prelievo e dove già molti ragazzi si sono rivolti
per tornare a scuola in sicurezza". "La copertura viene
effettuata con 700.000 tamponi antigenici rapidi - prosegue -
che, di recente, sono stati validati dall'Iss per la verifica
della positività da Covid19 anche nei percorsi diagnostici. Non
è vero quello che afferma il sindaco Ricci - afferma
Saltamartini - quando dice che non vengono utilizzati, i tamponi
restano a disposizione delle strutture regionali che li usano
quotidianamente e per i prossimi mesi".
"Il Comune di Pesaro - scrive - ha ritenuto di organizzare da
settimane un suo screening, assumendo una presunta funzione di
supplenza del servizio sanitario regionale, senza averne la
competenza, con le eventuali e conseguenti responsabilità. La
Regione è da tempo impegnata sul duplice fronte di screening e
vaccinazione e il personale della sanità da circa un anno è
sottoposto a pesantissimi ritmi professionali che non ammettono
ritardi o duplicazioni per ragioni di visibilità politica".
Le notizie su una presunta discriminazione politica "non
hanno fondamento", ribatte Saltamartini e quelle "secondo cui il
direttore dell'Area Vasta 5, senza autorizzazione dell'Asur
avrebbe gestito l'attribuzione di tamponi antigenici, donati
asseritamente alla stessa Area Vasta da una fondazione privata,
saranno oggetto di un approfondimento che l'Assessore alla
sanità ha disposto con una visita ispettiva, disponendo la
sospensione di ogni atto consequenziale, fino alla verifica
dell'esistenza dei suoi presupposti di legalità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA