Giunta regionale di centrodestra
assente all'apertura della seduta aperta (ma senza pubblico per
le norme anticontagio) del Consiglio regionale delle Marche
dedicata al Giorno della Memoria, per ricordare l'apertura dei
cancelli di Auschwitz e le vittime della Shoah, tanto che il
presidente dell'Assemblea Dino Latini ha dovuto interrompere il
suo intervento quando l'unico assessore presente Stefano Aguzzi
si è temporaneamente allontanato dall'aula.
In un post su Fb corredato di foto il consigliere Pd Romano
Carancini sottolinea i banchi della giunta "desolatamente vuoti"
a inizio seduta: "la Memoria - scrive - è l'anima della libertà
del rispetto e dell'amore dell'altro. Le istituzioni hanno il
dovere di testimoniare". Al ritorno di Aguzzi, sono arrivati
alla spicciolata il vice presidente Mirco Carloni, l'assessore
Guido Castelli che hanno assistito alla lettura da parte dello
stesso Latini di un messaggio della senatrice a vita Liliana
Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, inviato per l'occasione.
Infine si sono aggiunti gli assessori Giorgia Latini, Filippo
Saltamartini e il presidente Francesco Acquaroli.
"Mi sembra una polemica sul nulla. - commenta Acquaroli a
margine della seduta - Chi vive il Consiglio regionale sa che
spesso inizia in ritardo. Evidentemente gli assessori stavano
terminando i lavori che avevano iniziato, io ero in una riunione
e quando mi hanno detto che il Consiglio stava iniziando, l'ho
interrotta e sono 'piombato' in aula come spesso accade".
"La memoria - ha detto il presidente - è un elemento essenziale,
della nostra storia, dell'attualità e soprattutto per il futuro
per le nuove generazioni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA