"Apprendiamo con piacere che
Ascoli Piceno abbia deciso di candidarsi a Capitale italiana
della Cultura 2024". Lo scrive Daniele Vimini, vicesindaco e
Assessore alla Cultura di Pesaro: "È una scelta che alza il
livello qualitativo di una competizione di calibro nazionale,
che sarà valorizzata dalla presenza sia di Pesaro, sia di
Ascoli: le due città, con le loro diverse progettualità,
arricchiranno sia la dimensione culturale della sfida, sia la
visibilità dell'intero territorio marchigiano". Se da una parte
però l'Amministrazione si dice "pronta, e felice, di giocare la
partita con uno sfidante marchigiano", dall'altro è "incredula
per la notizia lanciata dalla stessa Regione Marche, nella quale
comunica il sostegno di Presidente e Assessore alla Cultura alla
sola candidatura del Comune di Ascoli. Un vero e proprio
endorsement - aggiunge - che non prende minimamente in
considerazione il fatto che Pesaro avesse già annunciato la
volontà di competere a questo importante riconoscimento, a
dicembre in via ufficiosa, venerdì scorso in via ufficiale".
"Al di là della caduta di stile - continua Vimini - iniziamo
a pensare che da parte della Regione Marche ci sia la volontà di
ostacolare Pesaro, a prescindere dal tipo di decisioni e
opportunità che si presentano. Ci chiediamo quindi se lo stesso
argomentato entusiasmo - conclude - vale anche per Pesaro o
altre candidature marchigiane che dovessero maturare. Ci
auguriamo proprio di sì, al punto tale che abbiamo provveduto
oggi stesso a mandare al Presidente Acquaroli la nostra
richiesta di sostegno. Anche se non avevamo capito si trattasse
di una gara di velocità".
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