Nelle Marche "laboratorio di un
tentativo di sopprimere le libertà civili che ci siamo
guadagnati a carissimo prezzo. Bisogna dire no". Così la
deputata del Pd Laura Boldrini a margine della manifestazione
che ha portato in piazza ad Ancona circa un migliaio di persone
dopo il no del Consiglio regionale a una mozione dem che
chiedeva il rispetto di linee guida del ministro della Salute
anche sulla possibilità di somministrare la pillola abortiva
Ru486 anche nei consultori. La protesta è arrivata anche dopo le
prese di posizione dell'assessora alle pari opportunità Giorgia
Latini, personalmente contraria all'aborto, e a quelle del
capogruppo Fdi Carlo Ciccioli sul problema "denatalità" e sui
rischi di "sostituzione etnica".
"Fa un brutto effetto tornare ad Ancona quando c'è una
minaccia ai diritti delle donne all'autodeterminazione - ha
detto Boldrini - e quando c'è una rimessa in discussione
dell'anti-fascismo, dei nostri valori costituzionali. Mi fa
piacere vedere questa piazza piena di gente, uomini e donne che
non ci stanno, persone democratiche e vogliono reagire a quella
che sta diventando una deriva".
"I marchigiani e la marchigiane non si meritano questo. - ha
aggiunto la deputata dem - Noi non possiamo diventare il
laboratorio di un tentativo di sopprimere le libertà civili che
ci siamo guadagnati a carissimo prezzo. Bisogna dire No, - ha
concluso - sono qui e sarò ogni volta che c'è bisogno di fare la
propria parte".
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