"La società, allo stato, non è in
grado di garantire che la prestazione di lavoro possa essere
effettuata nel rispetto dei vincoli contrattuali e, pertanto, i
calciatori insieme all'Associazione Italiana Calciatori si
riservano ogni più opportuna iniziativa necessaria alla tutela
dei loro diritti, individuali e collettivi". E' quanto riportato
in un comunicato diffuso dall'Aic a firma dei calciatori della
Sambenedettese Calcio, squadra di San Benedetto del Tronto
militante nel girone B del campionato di calcio di serie C. I
giocatori denunciano gravi inadempienze da parte della società
presieduta da Domenico Serafino, ma che starebbe passando nelle
mani del socio coreano nella Sudaires srl (proprietaria della
Sambenedettese), Kim Dae Jung. Una trattativa che non trova però
ancora alcuno sbocco. I tesserati rossoblù segnalano "costanti e
ripetute violazioni degli obblighi datoriali". "Il mancato
pagamento degli stipendi si protrae ormai da ottobre 2020 -
scrivono -; siamo già stati costretti ad affrontare l'ultima
trasferta viaggiando nella medesima giornata della gara e
disputando la partita in condizioni del tutto precarie, dopo un
lungo tragitto in autobus". Ma c'è anche un altro problema. "E'
ancora più grave - scrivono - che alcuni tra più giovani, già
colpiti dal mancato pagamento degli stipendi ai minimi federali,
sono stati preavvisati dalla struttura alberghiera che li ospita
e da domenica prossima, in assenza di pagamento degli arretrati
da parte della società, dovranno abbandonare i loro alloggi".
Qualcuno li sta aiutando: "in assenza di mezzi di sostentamento
economico si stanno organizzando grazie all'aiuto degli altri
compagni, dei dipendenti del club e di alcuni cittadini di San
Benedetto". Una situazione di estrema gravità "rispetto alla
quale non si può rimanere inerti; si stanno ledendo i nostri
diritti fondamentali e la professionalità mostrata in ogni
circostanza" concludono i calciatori della Sambenedettese.
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