Domani mattina, primo
aprile, dalle 8:30, presidio dei lavoratori davanti alle sedi di
Elica di Mergo e Cerreto D'Esi (Ancona) per protestare contro il
piano industriale che prevede oltre 400 esuberi, la
delocalizzazione del 70% delle produzioni attualmente in Italia
e la chiusura dello stabilimento cerretese. L'agitazione dei
lavoratori andrà avanti per tutto il periodo pasquale. "Dodici
anni di riorganizzazioni non sono serviti a niente e a oggi le
strategie aziendali, che si continuano a perseguire, si sono
dimostrate fallimentari. L'annuncio odierno con 400 esuberi su
560 dipendenti complessivi fra Fabriano, Mergo e Cerreto D'Esi,
vale a dire ben oltre il 70%, smentisce tutti gli impegni presi
con le organizzazioni sindacali negli ultimi mesi. A conti
fatti, se il piano sarà implementato si passerà da una
produzione di circa 1.400.000 cappe all'anno, a meno di
400mila", il primo commento del coordinamento sindacale
unitario.
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