"Non è casuale la scelta delle aree
terremotate del Centro Italia per il primo Cis della mia
esperienza come ministro del Sud e della Coesione territoriale",
ha detto il ministro Mara Carfagna, dopo il varo del Contratto
Istituzionale di Sviluppo per il cratere sismico del Centro
Italia. "Ho ritenuto un dovere dare priorità a una delle aree
italiane più fragili ed esposte alla crisi - ha spiegato -, non
per loro demerito ma per le conseguenze di una catastrofe
naturale che tutta Italia ricorda ancora con angoscia". "Intendo
portare a termine l'iter del Contratto entro l'estate - ha detto
ancora il ministro -. Renderà disponibile un totale di 160
milioni di euro per interventi sulla riqualificazione urbana, i
trasporti, le infrastrutture sociali, la cultura, il turismo,
l'ambiente. Cinque anni dopo il sisma, puntiamo a offrire ai
cittadini e alle cittadine, ai giovani, alle famiglie, una
concreta alternativa all'emigrazione o alla dipendenza
dall'assistenza pubblica, in osservanza del principio-guida che
spero ispiri tutti in questo difficile momento: creare le
condizioni perché nessuno resti indietro", ha concluso Carfagna.
"Ringrazio sentitamente il ministro Carfagna che ha voluto
attivare immediatamente il Contratto istituzionale di sviluppo
con cui, ora che la ricostruzione materiale del Centro Italia è
ben avviata, cominciamo a realizzare la seconda gamba,
essenziale per la ripresa dell'economia di questi territori,
quella dello sviluppo, che finora è mancata", ha dichiarato il
commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini. "Il Cis ed i
suoi meccanismi - ha aggiunto - peraltro, faranno da apripista
alla definizione di una strategia più vasta di rilancio del
Centro Italia con l'attivazione delle ingenti risorse previste
nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, ed ora confluite
nel Fondo complementare da 30 miliardi che affiancherà il
Recovery Fund".
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