"Jesi ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento nazionale nella cura della fibromialgia, creando al Carlo Urbani un polo di eccellenza. E su questo fronte il Comune sta già facendo la sua parte". Parole dell'assessore alla sanità Marialuisa Quaglieri alla vigilia della Giornata mondiale della fibromialgia del 12 maggio, malattia reumatologica molto dolorosa, dalle cause ignote, che solo in Italia colpisce un milione e mezzo di persone, soprattutto donne fra i 25 e i 45 anni. A supporto i dati: nel reparto di reumatologia dell'"Urbani" sono stati segnalati i nominativi di 840 dei 3.350 casi che ad oggi compongono il Registro nazionale di persone affette da fibromialgia, realizzato dalla Società italiana di reumatologia (Sir) con il patrocinio del Ministero della Salute.
Per sensibilizzare i cittadini attorno a questa malattia - contro la quale non sono ancora state messe a punto terapie realmente efficaci - domani sera in centro storico l'Arco Clementino sarà illuminato di viola. Jesi è già oggi centro di riferimento regionale con Fausto Salaffi, professore associato di Reumatologia dell'Università Politecnica delle Marche, responsabile del progetto del registro nazionale di fibromialgia. Il medico domani sarà in audizione alla Commissione Sanità del Senato per la discussione di una proposta di legge che riconosca ufficialmente la malattia e garantire ai pazienti più gravi l'accesso ai livelli assistenziali al pari delle altre malattie croniche.
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