Il presidente di Confindustria
Marche Claudio Schiavoni ritiene che si sia vaccinato "l'85-90%
dei nostri dipendenti" e, pur essendo piuttosto ottimista, a
pochi giorni dell'entrata in vigore dell'obbligo di Green pass
sui luoghi di lavoro, ammette che "non siamo pronti al 100%. E'
possibile che ci siano, soprattutto nei primi giorni, delle
difficoltà, ma credo che poi arriveremo ad avere le cose sotto
controllo". Un po' come è successo durante la pandemia, quando
le aziende e le loro associazioni hanno elaborato rapidamente
dei protocolli per il lavoro in sicurezza e poi li hanno
applicati, Comunque, sottolinea, "non è il momento di abbassare
la guardia". Schiavoni spera che la percentuale di lavoratori
residua "decida di vaccinarsi" o quanto meno di sottoporsi al
tampone per avere il Green pass, "perché mandare a casa delle
persone non fa piacere". E rimarca che purtroppo "c'è anche chi
non vuole né vaccinarsi né farsi il tampone". Sul fronte
aziendale prevede maggiori difficoltà per le Pmi, "che hanno
meno personale e quindi hanno figure multifunzione. Non è
semplice, ad esempio, avere una struttura di 10 persone, tre
delle quali senza Green pass che non possono lavorare". Le
aziende di maggiori dimensioni invece "avranno più problemi nei
controlli agli ingressi". L'importante però, conclude, è che
"chi può si vaccini".
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