Un film in realtà aumentata per
riscoprire, indossando un Oculus 3D, i reperti delle aree
archeologiche della Riviera del Conero. E' l'iniziativa
'Archeopaesaggio del Conero', presentata ad Ancona per
valorizzare i numerosi oggetti rinvenuti nel 1989 nella
cosiddetta 'Tomba della Regina', il sepolcro di una nobile
signora picena, nell'area archeologica I Pini, tra Numana e
Sirolo, che conta oltre 2.000 sepolture, ed oggi conservati nel
vicino Antiquarium Statale di Numana.
Il sontuoso corredo funerario riconducibile al VI sec. a.C.
comprendeva oltre a due carri, una kline (lettino) decorata in
avorio e ambra, coppe e altri preziosi oggetti in terracotta
ferro e bronzo, assieme ad abiti ed ornamenti personali per un
totale di oltre 2.000 reperti, tutti studiati e in gran parte
restaurati. Tra questi, i più suggestivi sono esposti (gli altri
sono conservati nei depositi) e il filmato in 3D di sei minuti,
arricchito da musiche originali di Francesco De Melis e testi di
Lucia Palozzi, consente di vederli ricollocati nella posizione
in cui sono stati trovati durante gli scavi, regalando al
visitatore l'emozione della scoperta.
Per realizzare il progetto si sono messi insieme l'Ente Parco
del Conero, con il presidente Daniele Silvetti, la
Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della
provincia di Ancona e Pesaro Urbino con il coordinamento
scientifico di Stefano Finocchi, la Direzione Regionale Musei
delle Marche con la supervisione di Nicoletta Frapiccini e
l'Università Politecnica delle Marche, con Paolo Clini in veste
di responsabile scientifico dei modelli 3D. L'iniziativa
riguarda, oltre all'area archeologica I Pini, all'Antiquarium e
al Centro Visite, dove è possibile trovare e usare gli Oculus
3D, anche il nuovo progetto di un Archeodromo, un vero e proprio
museo all'aperto dove si potranno sperimentare, grazie alla
cooperativa sociale Opera, laboratori di costruzione di una casa
picena, di fusione dei metalli, di creazione e decorazione di
vasi in terracotta. Il progetto, promosso dall'Ente Parco
Regionale del Conero, è cofinanziato dalla Fondazione Cariverona
per un importo di 440mila euro nell'ambito del Bando Valore
Territori 2018.
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