"Registriamo un aumento di
condizioni di fragilità: ragazzi, adolescenti e bambini con
disturbi specifici dell'apprendimento sarebbero ulteriormente
danneggiati da un ritorno indiscriminato alla didattica a
distanza. Per questo motivo lanciamo a gran voce l'appello di
evitare a tutti i costi una chiusura indiscriminata delle scuole
e l'ennesimo ritorno alla didattica a distanza". E' il messaggio
dell'Ordine degli Psicologi delle Marche, per bocca della
presidente Katia Marilungo. Oltre al fatto che "alcuni studenti
sono già stati contagiati dal virus e altrettanti sono già stati
in quarantena", l'Ordine degli Psicologi ricorda anche la
campagna vaccinale: "per i ragazzi dai 12 anni in su essa è
stata condotta in maniera importante, tanto da avere molti
studenti con due dosi e non una sola. All'interno di questa
fascia la Dad sarebbe giustificata solo ed esclusivamente nel
caso in cui sussistano casi di positività" spiega Marilungo.
Dall'inizio della pandemia ad oggi numerose problematiche
psicologiche sono in netto aumento: gli psicologi, all'interno
dei loro studi, registrano situazioni familiari complicate, come
emarginazione sociale e povertà culturale. Oggi i ragazzi, pur
avendo il Green pass, evitano di uscire anche è possibile e
quindi non socializzano più; sono aumentati in maniera
esponenziale crisi di panico, isolamento e disagio. "Ritiro
sociale e insonnia la fanno da padrone. Sono tutti sintomi che
stanno dilagando: bambini e ragazzi stanno male. La scuola serve
agli studenti di tutte le età - conclude Marilungo - per questo
come categoria di professionisti ci auguriamo che venga
scongiurato un ritorno alla didattica a distanza". Gli
psicologi non si dicono completamente contrati alla Dad,
riconoscendola come strumento valido al proseguimento del
corretto programma scolastico a tutti i livelli, da adottare
tuttavia "nel solo ed esclusivo momento in cui all'interno della
classe si registri anche un solo caso di positività".
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