Si è avvalso della facoltà di non
rispondere al gip l'avvocato Gabriele Galeazzi, 51 anni, finito
ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Procura della
Repubblica di Ancona su un presunto giro di vaccinazioni
simulate che ha portato all'emissione indebita di decine di
Green pass. E' durato pochi minuti l'interrogatorio di garanzia
davanti al gip Carlo Masini. Una scelta, fa sapere il suo
legale, Riccardo Leonardi, dettata dalla necessità di conoscere
tutti gli atti dell'inchiesta, che ha cinquanta indagati per un
ventaglio di reati che va dal peculato alla corruzione fino al
falso ideologico; reati continuati e, in alcuni casi, in
concorso. Leonardi non ha neanche chiesto la revoca della misura
cautelare, ma si riserva di valutare altre opzioni. Secondi
l'accusa, l'avv. Galeazzi avrebbe agito da mediatore tra persone
che non si volevano vaccinare e un infermiere, Emanuele
Luchetti, di 51 anni, che si trova invece in carcere. A
differenza di altri indagati, Galeazzi non avrebbe percepito
denaro né altre utilità. Pr lui si aprirà un procedimento
disciplinare da parte dell'Ordine degli avvocati.
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