"Esprimo grande soddisfazione per
l'accordo raggiunto sulla rielezione del presidente Mattarella.
Un'ottima scelta per l'Italia e per l'Europa, dopo giorni di
grandi tensioni, causate dallo scriteriato tentativo perseguito
da Matteo Salvini e Giorgia Meloni volto a imporre contro ogni
logica e contro l'evidenza dei numeri un candidato del
centrodestra". Così il capogruppo del Pd nel Consiglio regionale
delle Marche Maurizio Mangialardi, uno dei Grandi elettori
regionali, commenta l'accordo raggiunto sul secondo mandato del
presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Un tentativo al
limite del fanatismo - aggiunge -, durante il quale i due leader
della destra sovranista non hanno esitato a consumare strappi
istituzionali, sacrificando e umiliando figure di primo piano
appartenenti al loro stesso schieramento. La loro sconfitta -
netta, rumorosa e senza appello - è frutto del grande senso di
responsabilità dimostrato dal Partito Democratico, che fin
dall'inizio, constatata l'assenza di una maggioranza chiara in
Parlamento, aveva responsabilmente proposto la condivisione di
un nome di alto profilo istituzionale, al di sopra delle parti e
capace di unire le forze politiche e la Presidenza della
Repubblica al Paese. Quel nome ora c'è - seguita Mangialardi -
ed è probabilmente quello che nel cuore di tutti coloro che
tengono ai valori della Costituzione auspicavano per quanto
Sergio Mattarella, con il suo prestigio e la sua umanità, ha
saputo dimostrare nel corso del suo settennato. Un sentito
ringraziamento va al segretario Enrico Letta, che con pazienza e
lucidità ha lavorato affinché si raggiungesse questo risultato,
riunendo costantemente in assemblea tutti noi Grandi Elettori
per condividere ed elaborare la strategia. Un metodo che ha
permesso al Pd, a differenza di altre forze politiche, di
mantenere una unità granitica. La soluzione che abbiamo saputo
trovare è doppiamente importante - sottolinea il capogruppo dem
-, perché oltre a salvaguardare l'istituto della Presidenza
della Repubblica, consente di rafforzare il governo Draghi, da
qui a fine legislatura con l'attuazione del Pnrr per portare il
Paese fuori dall'emergenza sanitaria".
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