"La famiglia di Giuseppe è letteralmente distrutta, sono quelle cose che non devono mai capitare, l'unica cosa che uno non vorrebbe mai ricordare è la morte del proprio figlio". Così all'ANSA l'avv. Arnaldo Salvatori legale della famiglia di Giuseppe Lenoci, il 16enne di Monte Urano (Fermo) morto ieri in un incidente stradale durante uno stage in un'azienda termoidraulica, all'uscita dall'Istituto Artigianelli di Fermo, frequentato dal ragazzo.
Il legale, che si è recato all'Artigianelli per verificare la regolarità dello stage, al di là del rapporto professionale, è vicino di casa e amico della famiglia di Giuseppe (il padre Sabino, la madre Francesca, il fratellino minore).
"I genitori mi hanno detto Giuseppe era al secondo stage - racconta l'avv. Salvatori - che era molto soddisfatto di ciò che faceva: tornava a casa stanco ma contento, purtroppo è successo quello che non doveva succedere. Il fine settimana, siccome era amante del calcio, Giuseppe faceva le sue partite, penso giocasse in una squadra. Era amante del calcio - ricorda il legale -, era un ragazzo semplice e perbene".
"Stamattina il preside dell'Artigianelli era assente - riferisce il legale - mi dovranno fornire tutti i dati per verificare la regolarità dello stage. Il tutor dovrebbe essere lo stesso titolare dell'azienda presso cui faceva lo stage, non so se il conducente dell'auto era il suo tutor, so solo che è ricoverato".
La zia del ragazzo - "E' una tragedia che si poteva sicuramente evitare. A quanto pare il ragazzo non doveva uscire fuori sede e invece è uscito". A dirlo all'ANSA è Angela zia di Giuseppe Lenoci, il 16enne di Monte Urano (Fermo) deceduto ieri in un incidente stradale nell'Anconetano mentre si apprestava ad attività di stage con l'azienda termoidraulica Termoservicegas di Fermo, nell'ambito della propria frequenza al Centro di Formazione "Artigianelli" di Fermo. Sulla questione sono comunque in corso verifiche per appurare cosa prevedesse o meno lo stage, da parte dei carabinieri e del legale della famiglia Lenoci, avv. Arnaldo Salvatori, che per questo sta acquisendo la documentazione anche dall''"Artigianelli". Davanti alla sede della ditta Termoservicegas in sosta diversi furgoni come quello sul qual viaggiavano Giuseppe e il conducente 37enne, ora ricoverato in ospedale: silenzio dall'impresa davanti alla richiesta di parlare della vicenda. A Monte Urano disperazione tra i famigliari del 16enne che attorniano i genitori e il fratellino, sconvolti per quanto avvenuto. La mamma Francesca, in lacrime, non se la sente di parlare, riferisce la zia Angela che invece parla di "tragedia che si poteva evitare. Non era prevista assolutamente l'uscita dall'azienda, adesso gli avvocati ci stanno aggiornando man mano ma non era previsto... però - aggiunge - stanno ancora indagando, non vorrei che quel giorno fosse stato fatto un permesso ma non lo sappiamo e stiamo aspettando". "Giuseppe - ricorda - andava a scuola con amore, gli piaceva. Questa settimana o la prossima avrebbe dovuto essere l'ultimo stage e si sarebbe diplomato la prossima estate. Spero che si faccia chiarezza, è chiaro che mio nipote non tornerà più ma bisogna fare chiarezza".
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