"Questa accelerazione rischia sia di favorire i grandi interessi internazionali". Ne è convinto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli dopo gli emendamenti al ddl Concorrenza che introducono la riforma delle concessioni balneari a cui il Cdm ha dato il via libera ieri all'unanimità. In un post su Fb il presidente scrive: "Si sta decidendo in queste ore la sorte di una specificità tutta italiana, che trova una forte vocazione anche nella nostra regione. Quella del turismo balneare e delle concessioni che hanno consentito di creare delle vere e proprie filiere di una economia che garantisce ogni anno occupazione e risultati importanti".
"Questa accelerazione rischia sia di favorire i grandi interessi internazionali, - lamenta il presidente - sia di pregiudicare decenni di investimenti di imprese familiari che hanno promosso il nostro turismo, tutelato il mare e l'ambiente, fatto conoscere la nostra enogastronomia e le nostre incredibili peculiarità. Come i diversi tipi di brodetto che sono presenti nella nostra regione e che vengono declinati in maniera unica proprio nei ristoranti delle attività balneari. - ricorda - Tante tipicità ed eccellenze, di cui il brodetto è una mera esemplificazione, che si sono affermate per il loro tramite".
"Pensare solo lontanamente che tutto questo venga cancellato o messo a repentaglio - prosegue - crea, oltre che un dispiacere enorme, un vero danno perché si rischia di archiviare un modello che fa capo all'impresa familiare, alla piccola e media impresa e alla creatività individuale che hanno caratterizzato e caratterizzano il nostro modo di essere. Credo, oggi più di sempre, - conclude - che territori come il nostro trovino la loro forza nelle specificità e nelle eccellenze e non nella omologazione, insita in un modello che presuppone una forza finanziaria che non sempre le nostre piccole e medie imprese sono in grado di garantire".
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