"Noi vogliamo
semplicemente vivere. Aiutateci come state facendo ora, non
fermatevi". Le parole di Nadia e Svetlana, ucraine, che a San
Severino Marche (Macerata) vivono da tempo, che si presentano
con il volto rigato dalle lacrime e la voce rotta dalla
sofferenza, portando la voce di chi vive il conflitto, alla
manifestazione promossa dalla sezione cittadina dell'Anpi e dal
locale circolo di Legambiente in piazza Del Popolo, luogo
simbolo della città, scelto "per far sentire l'abbraccio vero di
tutta la comunità settempedana al popolo ucraino martoriato da
un conflitto quanto mai ingiusto". Nadia e Svetlana sono
sconvolte, hanno le proprie famiglie in Ucraina.
Intanto l'Inno alla Gioia di Beethoven, melodia che
rappresenta l'Ue e poi il Va' Pensiero, interpretato dal coro
dell'Uteam, l'Università Terza Età dell'Alto Maceratese. Al
vento bandiere con i colori dell'arcobaleno e la scritta Pace,
i cartelli gialli e blu simbolo dell'Ucraina e la scritta
indelebile "No War". Davanti all'ingresso del teatro Feronia si
sono date appuntamento decine di persone, nel segno della
solidarietà, associazioni culturali cittadine, la Caritas, il
gruppo Scout, il Centro Tarkovskij, l'ass. Maestri Cattolici, il
Corpo filarmonico bandistico "Francesco Adriani", l'ass. "Il
Sognalibro", l'associazione culturale "La Zattera" e il Gruppo
vocale Tourdion Ensemble. Chiede "un risveglio delle coscienze
per un mondo dove si affermi un percorso reciproco di rispetto
tra le nazioni, affinché predomini una cultura della vita" la
presidente dell'Anpi, Donella Bellabarba.
Domanda il "cessate il fuoco", prima di fermare le parole per
un minuto di silenzio nel ricordo delle vittime e allungare una
mano a chi sta vivendo un dramma assurdo, la sindaca Rosa
Piermattei, che in questi giorni ha continuato a chiamare chi,
in fuga dall'Ucraina, ha già trovato rifugio in città.
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