Le Marche 'abbracciano', e potrebbero essere capofila, del progetto "2023 Anno del Turismo di Ritorno. Alla Scoperta delle Origini", iniziativa promossa dalla Rete Destinazione Sud, rivolta agli italiani residenti all'estero e agli oltre 70 milioni di connazionali di 2/a, 3/a e 4/a generazione che vivono all'estero; ciò per una riscoperta, da parte loro, delle origine italiane delle famiglie e in chiave di promozione turistica della regione, come 'ambasciatori' per valorizzare prodotti 'made in Marche' e per invitarli a investire, creare lavoro e occupazione. Si stima che i marchigiani all'estero e i loro discendenti siano circa un 1,5 milioni. Le comunità più numerosa è in Argentina, ma tanti 'marchigiani' si trovano in Brasile, Uruguay, Canada, Stati Uniti e in Paesi europei come Belgio, Lussemburgo, Svizzera e Germania.
"L'obiettivo - ha spiegato Michelangelo Lurgi, presidente Rete Destinazione Sud - è dare vita a un Expo internazionale dell'italianità. Abbiamo circa 500 eventi in programma in Italia dove ogni Regione e Comune, in sinergia con le imprese, potrà esporre eccellenze culturali, produttive, enogastronomiche e turistiche. Le Marche, visto il nutrito numero di marchigiani all'estero tra cui si distinguono molti imprenditori di successo e figure che rivestono ruoli di prestigio o istituzionali nei Paesi di residenza, potrebbero essere anche la regione capofila che ospiterà il workshop mondiale collegato al progetto".
Sono 17 i Comuni che hanno aderito finora. Alla presentazione il presidente delle Marche Francesco Acquaroli e di Camera Marche, Gino Sabatini, per i quali l'iniziativa converge con la strategia Atim (Agenzia regionale per turismo e internazionalizzazione) creata per coniugare le due attività.
"Le Marche - ha detto Acquaroli - sono stata una regione di emigranti, e l'iniziativa si rivolge a loro, ai figli, nipoti, discendenti di coloro che dalle Marche hanno raggiunto altre mete e continenti, per far loro conoscere e scoprire le proprie origini e radici. Un fenomeno che può diventare un'opportunità per la regione: un bacino di possibili turisti che apre a scenari interessanti per l'intero comparto turistico ed economico marchigiano di rilancio post-Covid".
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