C'è il tema della "dignità dei
sindaci: non cerchiamo privilegi, vogliamo essere trattati come
le altre figure istituzionali". Così il presidente Anci Antonio
Decaro, sindaco di Bari, che ha partecipato ad Ancona
all'Assemblea annuale di Anci Marche. "I sindaci - ha spiegato
- sono il crocevia tra i problemi vecchi e nuovi e l'avamposto
ai quali si rivolgono tutti i cittadini per i problemi anche che
non sono di competenza del Comune".
"Non parlo degli stipendi che ci hanno aumentato senza che lo
avessimo chiesto - afferma Decaro - ma ad esempio non si capisce
perché un sindaco di un comune con più di 15mila abitanti non
possa candidarsi al Parlamento, se non dimettendosi prima, e
possa fare solo due mandati da sindaco nonostante sia l'unico
rappresentante istituzionale ad essere eletto direttamente dai
cittadini. Non è così per i consiglieri regionali né per i
parlamentari".
C'è poi, ha lamentato, "il tema della responsabilità: non si
può essere responsabili per qualunque cosa accade all'interno di
un Comune per il solo fatto che io sia il sindaco. Non vogliamo
immunità, impunità - ha aggiunto -, cerchiamo di avere un
limite, una delimitazione precisa riguardo alle responsabilità
di un sindaco. Poi, se un sindaco sbaglia, paga più degli altri
perché magari tradisce il consenso e la fiducia dei propri
concittadini che lo scelgono".
In ogni caso, ha detto ancora, "fare il Sindaco è un grande
privilegio, potendo aprire una scuola, una palestra, assegnare
una casa a chi non ce l'ha e soprattutto di poter godere della
fiducia dei concittadini e della comunità".
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