"Essendo stato il primo in Italia
ci ho messo 20 mesi e mi auguro che le prossime persone che
ripercorrono la mia strada ci mettano molto meno tempo perché 20
mesi, per chi sta male e soffre, sono veramente veramente
lunghi". E' quanto dice in un video, registrato pochi giorni
prima di morire, Federico Carboni, finora conosciuto con il nome
di fantasia di 'Mario', il 44enne di Senigallia (Ancona),
tetraplegico, che ieri ha posto fine alle proprie sofferenze con
il suicidio medicalmente assistito in casa. Nel video,
consegnato a Filomena Gallo, dell'Associazione Luca Coscioni che
lo ha affiancato e sostenuto in tutto il suo percorso, Mario
racconta la sua battaglia durata 20 mesi.
Federico Carboni è la prima persona ad aver ottenuto
l'accesso al suicidio assistito in Italia, sulla base di quanto
previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale 242\2019 sul
caso "Cappato/Antoniani 'djFabo'. "Ciao a tutti. Ero Mario, -
dice nel videomessaggio - sono Federico e quando vedrete questo
video non ci sarò più perché finalmente dopo una battaglia che
ho fatto da due anni potrò porre fine alle mie sofferenze. Ho
fatto un incidente stradale a ottobre del 2010 andando a
sbattere contro un casottino e sono rimasto tetraplegico. -
ricorda - Da quel momento la mia vita è cambiata completamente.
Non sento più niente del mio corpo dalle spalle in giù, ma ho
fatto tutto per far sì che la mia vita fosse il meglio
possibile, però in questi anni ho avuto un continuo aumento dei
dolori e della sopportazione che io non tollero più sul mio
corpo".
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